42′ Open Papyrus Jazz Festival Ivrea- ZORRO
Lo Zorro fulminante di Francesco Bearzatti e Tinissima 4tet

Articolo di Daniela Floris. Foto di Carlo Mogavero per JazzDaniels
Ivrea, 17 settembre 2022, ore 21:30
Cortile Museo Garda
Francesco Bearzatti Tinissima Quartet – ZORRO
Francesco Bearzatti: sax tenore e clarinetto
Daniele Raimondi: tromba
Danilo Gallo: basso ed effetti
Zeno De Rossi: batteria
Zorro è un concept album, album a tema, dunque, che si basa naturalmente sul personaggio di Zorro. Un personaggio che da decenni occupa l’immaginario di molti, anche dei bambini di oggi (a Carnevale è ancora maschera gettonatissima).
L’avventura, il senso della giustizia, i personaggi ben connotati sono la cifra di una storia avvincente: in musica. La narrazione è in musica. I narratori sono Tinissima 4tet.
Francesco Bearzatti introduce la suite, elencandone i brani, che verranno eseguiti uno di seguito all’altro: al pubblico il piacere di dare immagini ai suoni. E il bello è che per tutto il tempo le immagini si materializzano, come per magia, al materializzarsi dei suoni.
Zorro è il primo ad apparire, e si entra subito nel vivo: sax e tromba espongono il tema, tra unisono e proibitissime quarte parallele sfacciate e incisive. La batteria galoppa, il basso è pulsante e implacabile. Il carattere del personaggio è delineato e comincia l’avventura.

Terra India è la terra d’origine di Don Diego, nostalgicamente rievocata nel secondo quadro di questo concerto per immagini senza immagini. La chiave per visualizzarla è il flauto indiano, dal suono andino, e la nota di bordone che a tratti si aggancia alle circonvoluzioni melodiche.

La batteria, tribale, scura di De Rossi, completa un vero e proprio affresco.

El regreso è il ritorno di Don Diego alla terra natìa. Brano allegro, energico, con un impianto ritmico brillante. Ed è l’occasione di ascoltare anche in solo Daniele Raimondi: un musicista che ha saputo calarsi perfettamente nel progetto, dando alla musica anche un tocco personale. Agile, intenso, divertente, ma al momento opportuno anche introspettivo (molto convincente in Lolita, ad esempio). Una vera sorpresa.

Il tema di Ago Mal è dolce, e Bearzatti al sax, nella introduzione in solo, riesce a dargli uno spessore dolente: sappiamo quanto sappia essere espressivo Bearzatti. Del resto Zorro è una suite composta da quadri. Prevede situazioni, personaggi, atmosfere diverse. I componenti di questo notevole quartetto dunque utilizzano tutte le loro risorse di musicisti, più che di strumentisti. Zorro è spettacolo, ma, nell’ intenzione dell’ autore ha anche un valore simbolico profondo.
In Bernardo il basso di Danilo Gallo è irresistibilmente trainante, insieme a Zeno De Rossi e a Daniele Raimondi. Ma in Lolita quel basso – “treno ad alta velocità” diventa cullante, intenso, tormentato. Fino a un assolo toccante, dal suono mutevole, da volatile, a oscuro, a vibrante.

Sargento Garcia e il cavallo Tornado sono i due personaggi più connotati della suite: vengono disegnati quasi in chiave di madrigalismo. Pesante e claudicante il primo, potente e veloce il secondo. E mettono in risalto il lato virtuosistico dei musicisti di questo gruppo sempre sorprendente.




La storia finisce, trionfa la giustizia – come dovrebbe accadere sempre: El triunfo de Zorro chiude un concerto elettrizzante e rigenerante.
