VICENZA JAZZ 2023: Abdullah Ibrahim
Ibrahim in piano solo al Teatro Olimpico, a Vicenza Jazz 2023

Reportage di Daniela Floris (parole) e Daniela Crevena (foto) – JazzDaniels
Nota: le foto qui pubblicate sono state scattate a concerto concluso.
Vicenza Jazz The Other Side L’altra metà del Jazz
Teatro Olimpico, venerdì 19 maggio, ore 21
Abdullah Ibrahim piano solo
Il direttore artistico Riccardo Brazzale, nel presentare Abdullah Ibrahim, avvisa: quello che andrà in scena sarà un concerto di musica classica. Niente microfoni. Fotografie non ammesse. In un religioso e rispettoso silenzio la musica comincia, con un pianissimo molto intenso.
Le frasi, appena accennate e sospes,e creano pause dense di armonici. Questi sono così fittamente percettibili da diventare palpabili. Ibrahim si avvale intenzionalmente di quegli armonici. Li crea, aspetta che si materializzino: infine plasma un dialogo tra quei silenzi, colmi di suono, e le note che li hanno generati.

Il concerto è un lungo, ininterrotto, meditativo fluire di note e silenzi. Un alternarsi suggestivo tra tonalità minori o sospese, che poi si appoggiano su toniche, e accordi maggiori. E’ un oscillare tra momenti evocativi, dolci, come di ricordi lontani, e il posarsi poi su materia sonora più dolente.
I temi, via via, si definiscono e si allungano: sono cristallini, puliti.
Le pause armoniche sono sempre presenti. Ibrahim introduce cellule sonore nuove, le consolida, reiterandole. Spesso questo accade su un impianto armonico semplice. Il risultato è ipnotico.
Emergono dissonanze, accenni pentatonici, blues.
Le dinamiche sono raffinate, la ricerca è di un suono intenso, ma non urlato. Il concerto è quasi tutto incentrato su volumi bassi. Raramente si tocca il forte.
Il secondo bis è un canto profondo, suggestivo, intenso. La platea applaude, in piedi.
