ALBA JAZZ 2023: Sisters in Jazz International
Sisters in Jazz, un quintetto di musiciste internazionali per la prima serata al femminile del Festival

Reportage di Daniela Floris (parole) e Daniela Crevena (foto) – JazzDaniels
Alba Jazz Festival 16′ Edizione
29 giugno 2023, ore 21:00
Arena Estiva, Teatro Sociale Alba
Izabella Effenberg – vibrafono
Alexandra Lehmler – sax
Stefania Tallini – pianoforte
Roz Macdonald – contrabbasso
Dorota Piotrowska – batteria
Per questa sedicesima edizione di Alba Jazz, il direttore artistico Fabio Barbero, e l’ Associazione Culturale Alba & Jazz, hanno scelto di dare spazio alle donne. Musiciste, che nel mondo del Jazz non hanno ancora del tutto ottenuto la visibilità dei colleghi uomini. Non che non se ne vedano: oramai si ascolta un numero via via più nutrito di artiste. Non ancora troppo presenti batteriste, o trombettiste, ad esempio. Vanno affermandosi le contrabbassiste. Insomma, è ancora preziosa qualche occasione creata ad hoc. Naturalmente, il parametro aggiuntivo obbligatorio è che le musiciste siano brave.
Sisters in Jazz International è un progetto che nasce negli USA: un network di jazziste di diversa provenienza. Formazioni aperte, che si avvicendano e si incontrano anche in modo estemporaneo. E con musiciste che, rigorosamente, presentano loro composizioni originali.
Izabella Effenberg, polacca di origine e tedesca di adozione. Alexandra Lehmler, Germania. Dorota Piotrowska, polacca, statunitense di adozione. Roz Macdonald, scozzese, tedesca di adozione. E, per la prima volta nel progetto, su idea dello stesso Barbero, Stefania Tallini, pianista italiana. Una delle nostre musiciste più affermate, non solo in Italia.

Sassofonista e pianista entrano a far parte del gruppo per la prima volta qui ad Alba. Il sound check è dunque anche una prova generale.


Alle 21 il concerto comincia con Mazurek, di Dorota Piotrowska, ispirato al compositore Fryderyk Chopin. Un Jazz Waltz dolce, e intenso. E’ bella l’introduzione al pianoforte, seguita all’unisono da sax soprano e vibrafono. Ed è bello il graduale intensificarsi del suono. Il ritorno al tema principale è forte dell’ intensità raggiunta durante la parte più libera del brano.

L’affiatamento si conferma in Herr Doktor Doktor, di Izabella Effenberg. Si parte con un ostinato al pianoforte, che viene agganciato dal groove trascinante della batteria. Effenberg, al vibrafono, si esprime con un’ energia contagiosa, allegra, divertente, positiva. Il sax soprano si distingue per la finezza delle dinamiche. La conclusione esplode sull’ostinato iniziale, e un assolo potente di Piotrowska.



Fly Away è una composizione di Alexandra Lehmler, che apre il brano da sola, con una melodia struggente e fatta di chiaroscuri raffinati e suggestivi. L’atmosfera creata dalle altre musiciste poco dopo è sognante, sospesa. Questo lungo prologo sfocia in un brano dal ritmo terzinato, incalzante, in cui gli assoli aprono finestre alle personalità delle musiciste. Entità unica fino a poco prima, emergono ognuna con la propria poetica. Sisters, come tutte le sisters hanno molto in comune e molto di unico. Il contrabbasso di Roz Macdonald ha un suono corposo, pieno, strutturante. Stefania Tallini ha inventiva, passione. Si amalgama dando un apporto fondamentale nelle parti corali, spicca nell’improvvisazione, è vigorosa quando ha un ruolo strutturante (ostinati, riff ritmici).


Silent Moon è il brano che la stessa Tallini ha scelto per questo concerto: armonicamente suggestivo, sognante, a tratti soave. La sua particolare atmosfera è totalmente compresa dalle musiciste, nonostante il loro primo incontro risalga a qualche ora prima. L’assolo di Roz Macdonald, le spazzole impalpabili sulla batteria di Dorota Piotrowska, sottolineano e cullano l’andamento espressivo del pianoforte. Il vibrafono di Izabella Effenberg dona al tutto un tocco quasi trasognato.


Il Bis, a grande richiesta è High Rise, scritto in pieno lockdown, durante la pandemia, da Roz Macdonald: un tripudio di swing, vitalità, entusiasmo.





Alba Jazz si è aperta con un bel concerto allegro, divertente, suggestivo, che ha entusiasmato il pubblico, in un’Arena praticamente al completo. Sisters in Jazz hanno convinto e positivamente contagiato: ottima partenza!
